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Ddl concorrenza, banche ed immobiliare: parere discorde tra Governo e relatori di maggioranza

Le banche non possono detenere partecipazioni nelle società immobiliari e diventare agenti immobiliari, ognuno deve fare il proprio mestiere ed è necessario vietare o almeno limitare al 10% la partecipazione delle banche nelle società d’ intermediazione immobiliare.

Il fatto che sia stata rinviata la discussione al Senato sull’introduzione del divieto per le banche di avere partecipazioni nelle società d’intermediazione immobiliare, norma sulla quale tutt’oggi c’è un parere discorde fra Governo e relatori,  conferma ancora una volta la bontà di quanto  va sostenendo la Fiaip da tempo a difesa dei consumatori e della trasparenza del mercato: “Riteniamo – sottolinea Righi –  che l’approvazione del disegno di legge concorrenza fornisca oggi al  Senato l’occasione  per disciplinare questo nuovo settore di attività da parte delle banche, settore,  che essendo indubbiamente caratterizzato dall’interdipendenza tra l’ambito del credito e quello immobiliare,  necessita di una disciplina dei conflitti di interesse che potrebbero insorgere e che Fiaip ha già sollevato presentando due esposti – tuttora pendenti – rispettivamente, all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ed alla Banca d’Italia”

Per Fiaip  è necessario vietare la partecipazione delle banche nelle società di intermediazione immobiliare o quantomeno limitare la partecipazione degli istituti di credito,  non oltre il 10%, nelle attività delle società aventi ad oggetto l’attività di intermediazione immobiliare. Nel rapporto con queste nuove realtà, che si sono affacciate nel mercato immobiliare il cliente difficilmente potrà sentirsi realmente libero di scegliere casa e mutuo in modo autonomo ed incondizionato anche a fronte di un’asserita correttezza di comportamento da parte della banca, poiché quello stesso cliente è consapevole della propria debolezza  rispetto ad essa, anche in virtù delle informazioni di cui dispone.

Al momento sono stati accantonati  in Commissione Industria al Senato tutti gli emendamenti in materia di partecipazione di banche e intermediari finanziari in imprese o società che svolgono attività di intermediazione immobiliare. Ieri, infatti nel corso dell’esame dell’art.40 del Ddl Concorrenza in Commissione Industria al Senato grazie all’intervento del relatore di maggioranza Sen. Luigi Marino è stato proposto di accantonare nuovamente gli emendamenti, esprimendo parere contrario su quelli in materia di partecipazione di banche e intermediari finanziari in imprese o società che svolgono attività di intermediazione immobiliare. Nel corso del dibattito, che ha interessato i senatori di tutti gli schieramenti politici, il senatore Enrico Buemi ha sollecitato un’ulteriore riflessione sull’argomento ed il Sottosegretario per lo Sviluppo Economico Antonio Gentile ha proposto quindi di accantonare gli emendamenti in questione, richiamati dal Senatore Buemi. A questo punto il relatore Sen. Luigi Marino ha  evidenziato come sulle proposte in materia di intermediazione immobiliare  e di partecipazione di banche non vi sia consonanza di valutazione da parte dei relatori, da un lato, e dal Governo dall’altro,  invitando i presenti a tornare nuovamente sulla materia.

La Fiaip si appella al Governo affinché rappresenti gli interessi dei cittadini e non della finanza. “Il Governo – dichiara il Presidente Nazionale Fiaip Paolo Righi –  anche alla luce dei recenti provvedimenti che vedono le banche diventare direttamente proprietarie degli immobili a cui hanno concesso finanziamenti, non può continuare a fare ancora  favori a due tra i principali istituti di credito italiani. L’80% delle famiglie italiane è  proprietario di un’abitazione e non si comprende perché si voglia mettere il mercato immobiliare nelle mani della finanza.  Questo fatto potrebbe modificare completamente l’assetto socio-economico di un intero comparto, che oggi rappresenta il 20% circa del PIL. Ciò significherebbe per l’esecutivo ripetere gli stessi errori che nel 2008 ha visto scatenarsi la più grande crisi mondiale dell’economia”. “Finanziarizzare  il mercato immobiliare – sostiene inoltre  Paolo Righi – è sbagliato ed è un errore che il nostro Paese non può davvero permettersi.”

Fonte: fiaip.it

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